L’idea di integrare gli insegnamenti dei cavalli e le mie competenze di counselor nasce dall’esperienza in prima persona sulla validità di questo tipo di interventi e formazioni che non è paragonabile ad altri.
I cavalli sono animali intuitivi, emozionali, autentici; maestri di auto-consapevolezza, vivono nel qui e ora in totale presenza. Emettono pochissimi suoni, e hanno un sistema di segni che compongono il linguaggio del corpo estremamente chiaro e preciso, in grado di comunicare all’istante informazioni complesse agli altri cavalli in modo da evitare di essere sorpresi ed attaccati da eventuali predatori.
A differenza di noi umani, il cavallo è una preda e questo determina tutti i suoi comportamenti e ci offre una chiave di lettura delle sue azioni. Se osservate un cavallo lo vedrete sempre scrutare in modo estremamente attento l’ambiente circostante perché da ciò dipende la sua sopravvivenza e quella del branco.
Mi piace lavorare con loro perché sono spontanei e naturalmente positivi. Collaborare con loro significa lavorare con le risorse e le potenzialità delle persone, ma anche con le debolezze che però non sono mai difetti perché non esiste il giudizio.
Come noi umani, i cavalli sono esseri sociali che vivono in branco al cui interno ci sono gerarchie, ruoli, compiti, responsabilità e relazioni molto simili a quelle di una comunità di persone o di un’organizzazione.
Tra le interazioni umane e quelle dei cavalli esistono similitudini e differenze. Queste possono essere viste osservando i modelli di relazione e le dinamiche del branco, da cui si possono trarre insegnamenti utili per la propria vita e spunti di riflessione per guardare alle cose, alle situazioni e alle persone in modo diverso.